Il Territorio
Distante soli 25 Km dal capoluogo Cagliaritano, il territorio di Decimoputzu si trova in una fertile pianura circondata dai rilievi collinari di Monte Idda, Fanaris e Gutturugionis.
La fertilità del suolo, dovuta ai numerosi corsi d’acqua che attraversano le campagne, ha reso famosa questa comunità per le sue pregiate produzioni di carciofi e pomodori.
La campagna putzese si presenta come un’insieme di spazi aperti ornati ed abbelliti dalle opere dell’uomo. L’agricoltura, l’allevamento, la storia civile e sociale moderna (basti pensare alla legge delle chiudende) hanno modellato, in armonia con le leggi naturali, l’intero paesaggio agreste.
La ricchezza del suolo putzese doveva essere famosa già nei tempi antichi se l’uomo decise di stanziarvisi sin dal lontano Neolitico. Ne sono prova le tracce di insediamento rinvenute in località Sant’Iroxi che fanno di questo paese uno dei centri abitati più antichi della Sardegna.
Sempre in località Sant’Iroxi è stata scoperta la famosa tomba dei guerrieri : una domus de janas che deve il suo nome al ritrovamento, nel suo interno, delle più antiche spade sarde. La ricchezza archeologica di questo paese non si esaurisce qui: basti pensare ai tanti ritrovamenti archeologici fra i quali la famosa statuina di dea madre in alabastro, l’elmo in avorio di una statuina di guerriero, le armi in bronzo di Monte Idda, ecc.
Ma a farla da padrone in un territorio che non può che essere considerato un museo a cielo aperto, sono senz’altro le opere architettoniche quali: la chiesa in stile romanico di San Giorgio e l’annessa tomba di età vandalica, la chiesa campestre e il mulino di San Basilio, la chiesa patronale in stile tardo-gotico di Nostra Signora delle Grazie, i menhir di Perdasì , le tombe di giganti di Perda Lada e is Fundamentus e, infine, ben 11 nuraghi. Fra questi ultimi merita di essere menzionato Su Castedd’e Fanaris, la fortezza più imponente della Sardegna meridionale.
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